SEGUENDO IL LIBRO "CUCIRE E' POTERE"
Vi ho già parlato del libro "Cucire è potere" delle ragazze di Republique Fabrique e degli stupendi progetti contenuti al suo interno (Qui per leggere l'articolo). Uno tra questi è la "Felpa Felice", variante della "Maglia Bollicine". Questo è il racconto della sua realizzazione!
SCELTA DEL MODELLO
Ho scelto questo modello perché nel mio armadio avevo davvero bisogno di una felpa estiva, sportiva, molto leggera ed adatta per essere indossata tutti i giorni.
Ho scelto dunque il modello della Felpa felice, una delle varianti proposte del modello Maglia a Bollicine. La base delle due realizzazioni è la stessa, con la sola differenza dell'aggiunta delle maniche prese in prestito dall'abito Lolli Pop.
SCELTA DEL TESSUTO
Nel scegliere il tessuto adatto mi sono affidata come sempre ad Anna Guerra (Mercerie Germaine) e alla collezione See You At Six A/I 2022. Ho scelto un french terry color Nocturne Purple (96% cotone, 4% elastane, 250g/mq) che è un morbido tessuto in felpa di cotone leggermente elasticizzato, ideale per abbigliamento e accessori anche per i più piccoli, essendo certificato OEKO-TEX 100 classe 1. Il modello ha richiesto, nel caso della mia taglia, un taglio di 1,5 mt x 1,5 mt (h). Ho acquistato poi anche del ribbing dello stesso colore per effettuare una variante del girocollo che vi mostrerò nella sezione dedicata alle rifiniture.
In foto potete vedere anche il gabardine di tessuto, sempre parte della stessa collezione, che ho utilizzato per realizzare il beauty da donare alla mia amica Gaia.
COME AFFRONTARE UN PROGETTO SENZA CARTAMODELLO: ALCUNI CONSIGLI
Per la realizzazione di un capo senza cartamodello il passaggio più importante è la previsione degli ingombri di tessuto. Normalmente con il cartamodello in mano è molto più semplice roteare, spostare e traslare i pezzi per massimizzare l'utilizzo del tessuto, qui invece il mio consiglio è fare delle ipotesi di piazzamento prima su carta per trovar la miglior combinazione possibile prima di tracciare con il gesso e successivamente tagliare la stoffa.
Ho deciso poi di unire le varie parti rifinendole con la tagliacuci che, nel caso del jearsey, è in grado di effettuare una cucitura elastica pulita e professionale in pochi minuti. Il primo passaggio è stata la cucitura delle spalle e successivamente l'unione della parte davanti e quella dietro. Per abitudine e mia personale manualità, a differenza di come indicato all'interno del libro, ho preferito poi cucire le maniche da chiuse e non da aperte.
Terminati questi due passaggi ho avuto qualche dubbio: mi aspettavo un capo dalla linea confort essendo realizzato senza cartamodello, ma la vestibilità mi sembrava veramente troppo ampia per le mie misure. Ho preferito dunque, prima di cucire effettuare un' imbastiura e macchina e fare una prova intermedia del capo. Spoiler? Le ragazze di RF non sbagliano un colpo! In realtà la taglia che avevo scelto calzava alla perfezione; ho proceduto dunque come indicato senza effettuare nessun tipo di modifica.
LE RIFINITURE
UTILIZZO DELL'AGO GEMELLO PER RIFINIRE IL GIROMANICA E GIROVITA
Volevo dare alle rifiniture del mio progetto un aspetto molto più professionale, questa volta ho deciso perciò di cucire gli orli giromanica e girovita impiegando l'ago gemello, che è in grado di effettuare due cuciture parallele tra di loro. L'ago ha un solo codolo piatto (che verrà alloggiato come un comune ago standard) e un ponticello (parte in plastica blu in foto) che unisce le due punte. L'unica differenza è che superiormente verranno alloggiati due rocchetti di filo che seguiranno insieme il comune percorso di infilatura e termineranno ciascuno in una delle due punte.
Gli aghi gemelli che trovate in commercio possono essere di differenti tipologie in base a:
-Tessuto da lavorare (elasticizzato o fermo)
-Dimensione del ponticello (distanza tra gli aghi)
Nel mio caso lavorando un tessuto elasticizzato il french terry ho optato per un ago gemello stretch con distanza tra gli aghi di 4mm. La mia macchina PFAFF 710 ha un programma apposito per l'ago gemello che facilita la regolazione delle tensioni.
Il risultato finale per me è stata una vera sorpresa. Sul dritto le cuciture appaino perfettamente parallele, mentre al rovescio si crea uno splendido zig zag che va a fissare ulteriormente l'orlo.
Come insegna la Nonna Lidia due sono le cose sui cui è meglio non risparmiare quando si utilizza la macchina da cucire: l'ago e il filato. Io mi sono affidata al marchio tedesco Schmtez (qui l'ago che ho acquistato su Amazon).
Se volete approfondire l'argomento vi incorporo il video di Sara Poiese, invitandovi a iscrivervi sul suo canale in cui sono presenti tutorial veramente molto chiari su svariate tecniche.
UTILIZZO DEL RIBBING PER RIFINIRE IL GIROCOLLO
Ero molto indecisa rispetto alla rifinitura del girocollo. All'interno del libro veniva consigliata l'esecuzione di un orlo dallo spessore sottile, ma questo tipo di lavorazione non è mai stata il mio cavallo di battaglia. Del marchio SYAS è però disponibile, perfettamente abbinato al colore del french terry, anche il ribbing (95% cotone, 5% elastane, 250 mq) un tessuto a maglia lavorato dritto e rovescio; per intenderci il classico tessuto di cui sono fatti i polsini delle felpe sportive.
Grazie al videotutorial di Anna trovato la "ricetta perfetta" e ho realizzato la bordatura girocollo che vedete in foto. Occorrerà tagliare una striscia di ribbing di altezza 5 cm (in questo modo il bordo verrà di 2cm) e lunghezza:
(misura totale del girocollo -30%) + 2 cm margini di cucitura
Seguite poi tutti i passaggi descritti nel reel prestando particolare attenzione alla suddivisione in sezioni e alla fase di fissaggio con gli spilli che garantirà un risultato omogeneo.
A PROGETTO FINITO: PUNTI D FORZA E CRITICITA'
Devo dire che questa volta sono molto soddisfatta del risultato finale. Le considerazioni in questa sezione perciò non saranno critiche, ma solo future idee per sviluppare il progetto.
Come prima cosa mi sono pentita di non aver utilizzato due colori a contrasto per rendere il pannello frontale ancora più casual; l'aver optato per il monocolore forse non riesce a rendere piena giustizia alle cuciture. Secondo punto migliorabile è che, per colpa della mia pigrizia, ho effettuato le cuciture in tagliacuci in bianco: le imperfezioni non si vedono da fuori ovviamente, ma non sfuggono agli occhi di chi le ha create!
VOTI FINALI
Soddisfazione nella realizzazione del progetto: 8/10
Difficoltà realizzazione: 6/10
Costo: medio-basso
Giornate di lavoro: 1 giornata intera (comprese le rifiniture)
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