Confezionare un outfit da cerimonia è l'obiettivo al quale ogni appassionato di cucito ambisce. Mi sono sempre promessa che quando si sarebbe presentata l'occasione (e la laurea del mio moroso Giacomo faceva proprio al mio caso), ci avrei provato! Ed ecco qui!
Il racconto della mia esperienza nella creazione del mio primo outfit laurea condita con qualche consiglio per gestire al meglio la paura di non farcela.
SCELTA DEL MODELLO: PROGETTARE L'IDEA
Avevo due idee per questa occasione speciale: una tuta intera realizzata in cotone fantasia molto colorata, oppure uno spezzato gonna e blusa. Dopo un'iniziale indecisione ho deciso di optare per lo spezzato, ipotizzando di riuscire ad utilizzare separatamente la blusa con un paio di jeans per tutti i giorni e la gonna con una t-shirt per un'occasione meno formale.
Ho progettato l'intero outfit disegnandolo su carta e prendendo spunto da due cartamodelli che mi piacevano molto delle ragazze di Republique Fabrique Elena e Francesca.
GONNA A FALDONI: Per la gonna ho optato per una versione ispirata al loro cartamodello della Gonna a faldoni Rachel (che al momento non era disponibile per l'acquisto)
BLUSA: Per la parte superiore ho inizialmente pensato al top CJ, di cui ho acquistato il cartamodello. Accostando però le due realizzazioni temevo che l'outfit così creato fosse troppo elegante, ho optato dunque per una variazione del top accorciando l'abito Scacciapensieri fino alla lunghezza desiderata (modello contenuto nel libro "Cucire è potere") utilizzandolo come base per creare una blusa.
SCELTA DEL TESSUTO
Ogni progetto ha un tasto dolente: quello di questo è sicuramente la scelta del tessuto che si è rivelata essere un'impresa epica.
GONNA A FALDONI: per la gonna sono andata a colpo sicuro. Ho individuato nel mio negozio di tessuti di fiducia uno scampolo della misura perfetta di Shantung di seta (un particolare tipo di seta che ha un aspetto grezzo). Non avevo mai cucito prima d'ora un tessuto così pregiato, ma per gli outfit da cerimonia in piena estate sicuramente la seta, tessuto elegante e al tempo stesso leggerissimo, era l'opzione migliore.
BLUSA: Qui iniziano gli intoppi di percorso. Inizialmente avevo scelto un cady lucido arancione, probabilmente sopravvalutando le mie capacità e i miei strumenti che, seppur di ottima qualità, non sono certamente industriali. Il cady è una brutta bestia, soprattutto quello lucido che si presenta estremamente scivoloso e delicato. Ogni piccolo e impercettibile errore viene ampliato ed ho ottenuto un risultato che, unito all'incertezza dell'abbinamento tra gonna e cartamodello della maglia CJ elegantissimo, ma forse troppo per una laurea, proprio non mi dava pace. Effettuando un seconda tappa in merceria (con grande pazienza dei miei ormai fidati commessi) ho avuto modo di trovare comunque un cady, ma questa volta molto più fermo e opaco optando, anche per un colore più pastello rispetto a quello scelto in precedenza: il giallo. E' stata la scelta vincente e il risultato, unito alla variazione del cartamodello mi ha proprio convinto.
PRONTI, PARTENZA, VIA!
E' stato chiaro fin da subito che senza i giusti strumenti non saremmo andati da nessuna parte e avrei rischiato di rovinare gli splendidi tessuti che avevo appena acquistato a prezzi non propriamente economici. Il primo passo è stato dunque armarmi di due strumenti che mancavano al mio necesser di cucito:
AGHI MICROTEX
La seta, come il cady, è un materiale estremamente delicato: diventa dunque importante utilizzare un ago che abbia una punta fine ed aguzza che possa bucare il tessuto senza rovinare la trama.
Gli aghi microtex sono stati studiati proprio a questo scopo. Per il mio progetto ho utilizzato l'ago più sottile (60/8 contenuto nel blister aghi microtex della Schmetz).
Scegliendo di rifinire il mio capo in tagliacuci mi sono armata di aghi sottili anche di tipo overlock (Schmetz 65/9).
PIEDINO DA CERNIERA INVISIBILE
Eh si, è giunto quel fatidico momento. Era impensabile per un ambito così elegante effettuare una chiusura in vita con elastico, adatta invece a capi più casual. Mi sono armata dunque di pazienza, ho acquistato il piedino PFAFF adatto (che non avevo nella dotazione base della mia Expression 710) e una volta superato il momento di paura ho cucito la cerniera invisibile che, detta tutta, è molto meno drammatica di come si racconta (il cady invece no, quello è drammatico per davvero ve lo assicuro).
Per approfondire l'argomento cerniera invisibile vi consiglio di tener d'occhio i prossimi post in cui avremo modo di vedere la sua applicazione da vicino.
Mai come in questo progetto ho sentito l'utilità di possedere un manichino sartoriale in grado di ricalcare esattamente le mie misure. In modo particolare nella creazione dell'orlo della blusa, per evitare difetti non voluti della stoffa, posizionare e stendere il cartamodello ottenuto in modo che seguisse le mie forme ha dato una svolta al progetto.
Per la confezione ahimè mi sono dovuta arrendere all'imbastitura e ai punti nascosti a mano. Gli errori infatti, quando si usano tessuti così delicati, rischiano di essere irreparabili poiché scucire il capo potrebbe rovinarlo in modo irreparabile.
A PROGETTO FINITO: PUNTI DI FORZA E CRITICITA'
Rispetto a questo progetto avevo alte aspettative che sono state assolutamente colmate! Ho avuto qualche difficoltà nella creazione degli orli della blusa che ad occhi più attenti presentano qualche piccola imperfezione. La gonna sicuramente è la parte di cui vado più fiera: in primo luogo perché è il primo capo che realizzo senza cartamodello su misura, in secondo luogo perché applicare la cerniera invisibile rende il capo veramente molto elegante.
VOTI FINALI
Soddisfazione nella realizzazione del progetto: 10/10
Difficoltà realizzazione: 8/10
Costo: medio-alto
Giornate di lavoro: 1/2 settimane di lavoro non continuativo
[P.S. Vi lascio una foto del grande giorno con il neo laureato in fotografia all'Accademia delle Belle Arti di Brera- 110L]
ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER
La mia newsletter contiene una serie di consigli che ti aiuteranno a migliorare i tuoi lavori manuali e a ritrovare l'ispirazione perduta.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI E NON PERDERLA:
Comentarios