LA PRIMA VOLTA CON JEARSEY E TAGLIACUCI
Quando ho iniziato a cucire ci sono state poche persone che credevano fermamente in questo progetto, uno di questi è stato il mio Zio Ivan, appassionato di stampante laser e lavorazione del legno ha sempre assecondando tutte le mie passioni e soprattutto le ha sempre fatte crescere nella giusta direzione. E' stato lui che mi ha donato il mio primo corso di cucito, ed è stato sempre lui che qualche mese fa mi ha fatto uno dei più bei regali che un'appassionata di cucito potesse ricevere: la tagliacuci.
Questa particolare macchina conferisce alle cuciture un aspetto assolutamente professionale potendo svolgere contemporaneamente le opzioni di ritaglio della stoffa e rifinitura della stessa per evitare che si sfrangi. Questa macchina non va utilizzata in sostituzione a quella che già possedevo della Necchi, ma in maniera complementare per donare ai capi, soprattutto nel cucito sartoriale, un aspetto più rifinito e curato.
Il saggio zio Ivan ha optato per una macchina già infilata che in prima battuta mi ha risparmiato il passaggio più temibile ed ostico, dopodiché ho deciso di acquistare in autonomia il corso "Impara ad usare la tagliacuci e e cuci la t-shirt" di Martina (@ladulsatina) nel suo portale cucito espresso. Il corso presenta tutti i fondamenti di utilizzo della macchina e come progetto finale propone la realizzazione di una t-shirt partendo dalla vostra preferita. Alcune delle informazioni sono state utilissime per la confezione della casacca del pigiama di mezza stagione che ho deciso di realizzare.
SCELTA DEL MODELLO
Questa volta imparando dagli errori precedenti ho mantenuto lo stesso modello per la casacca ("Felpa con alucce" di Elena e Francesca di Republique Fabrique), mentre per i pantaloni ho optato per un modello stretto sul fondo per evitare l'effetto arricciatura sotto le coperte del numero 1/2021 di Burda Easy .
Per me non è la prima volta con i modelli della rivista Burda, ma non vi nascondo che da autodidatta dove posso preferire la realizzazione passo per passo attraverso i tutorial gradisco maggiormente. Ho deciso di lanciarmi comunque!
SCELTA DEL TESSUTO
Il pigiama pensato è per la mezza stagione dunque, rispetto a quello precedentemente realizzato, la prima differenza è nella pesantezza dei tessuti: se per il pigiamino con le volpine avevo scelto una felpa garzata 96% cotone e 4% elastan della collezione "See you at six" (Peso: 250g/m2) stavolta ho scelto un jersey 95% cotone e 5% elastan (Peso:200g/m²) fantasia e tinta unita acquistato online da "I tessuti del riccio".
CONSIGLI PER LAVORARE IL JEARSEY: LE PRIME CUCITURE IN TAGLIACUCI
IL TAGLIO
Seguire le indicazioni di Martina all'interno del corso sulla taglia cuci mi è stato davvero di aiuto anche per un'operazione semplice come il taglio del tessuto. In primo luogo ho posizionato il cartamodello con mille spilli per essere sicura che non vi fossero spostamenti, poi ho fermato con dei pesetti il cartamodello e ho effettuato il taglio grazie al cutter rotante di Prym love. Piacevole scoperta è che la lama è automaticamente protetta e si abbassa per procedere al taglio solamente quando si effettua una pressione sul tessuto. Non per nulla Prym è una garanzia!
IL DIFFERENZIALE
Cosa nuova rispetto alla macchina da cucire è il differenziale, impostazione fondamentale per evitare che il tessuto faccia onde antiestetiche. Una arricciatura o uno stiramento del tessuto può essere aggiustato regolando la manopola del trasporto differenziale (si differenzia così il trasporto tra la griffa anteriore (A) e quella posteriore (B). Il valore standard del differenziale è 1; per realizzare questo progetto è stato necessario aumentare tale valore.
SCELTA DEL PUNTO: NUMERO DI AGHI E FILI
La macchina tagliacuci come quella lineare presenta differenti tipologie di pu
nto. Nel mio caso il punto elastico di sicurezza perfetto per il jersey è quello a due aghi e quattro fili (il massimo di aghi e fili che può ospitare la macchina). Due fili sono necessari per l'infilatura del l'ago destro e sinistro, mentre gli altri due sono necessari al crochet superiore e inferiore.
REALIZZAZIONE DELLA CASACCA
La realizzazione del pigiama è partita come nel caso del Pigiamino con le Volpine, dalla casacca.
Dopo aver cucito i fianchi e la parte davanti con il dietro ho optato per alcune modifiche: l'inserimento del polsino sul fondo della manica e al posto dell'orlo. Per il girocollo invece ho optato per una bordatura come saggiamente consigliato da Martina (@ladulsatina) fatta con lo stesso jearsey utilizzato per i pantaloni.
REALIZZAZIONE DEI PANTALONI
Procedo poi alla realizzazione dei pantaloni della tuta, indubbiamente tra i due pezzi quelli che mi hanno dato maggiormente filo da torcere. Il modello prevedeva una banda laterale da realizzare in colore a contrasto, ma per insufficiente tessuto a fantasia dei gatti l'ho realizzato dello stesso colore.
Per la coulisse dopo aver rinforzato con il Decovil I di Vlieseline, ho occhiellato grazie alla Pinza Vario di Prym ( + occhielli di ottone da 8mm) e inserito due elastici da 1 cm superiormente ed inferiormente. Sul fondo dei pantaloni ho optato nuovamente per il polsino
A PROGETTO FINITO: PUNTI DI FORZA E CRITICITA'
Una delle parti più ostiche è stata sicuramente il posizionamento del polsino. Se alla fine delle maniche è andato liscio , alla fine della casacca e sul fondo dei pantaloni si è rivelato un perfetto fallimento. L'errore è stato non distendere uniformemente la stoffa per adattarla al polsino con il risultato antiestetico di un arricciamento unilaterale e asimmetrico. Soluzione? Essere pazienti: eseguire delle marcature con degli spilli sul polsino e sul tessuto alla metà, nel quarto/ ottavo in modo da tirare uniformemente il jearsey sezione per sezione.
Perdendo la pazienza in fondo alla casacca ho optato per un orlo semplice, mentre in fondo ai pantaloni dopo svariati tentativi con gli stessi polsini utilizzati per le maniche ho deciso di utilizzare la stoffa fantasia con meno elasticità del polsino e più facile da maneggiare. Nonostante ciò i polsini impediscono lo scivolamento del pigiama una volta indossato sotto le coperte quindi per me sono promossi a pieni voti! Si tratta solo di affinare la tecnica: ci riproverò!
Altro appunto è l'ipotesi di realizzazione la banda laterale dei pantaloni con lo stesso tessuto utilizzato per la casacca, dettaglio che sicuramente avrebbe conferito maggiore armonia al completo. Lo sbaglio e il recupero in corner dei polsini al termine della gamba hanno salvato il modello che altrimenti non avrebbe avuto nessun punto comune tra sopra e sotto. Altro consiglio è quello di tagliare il Decovil circolarmente per rinforzare gli occhielli: se notate dalla foto il rinforzo rimane maggiormente visibile sotto gli occhielli (quadrato), dettaglio che sicuramente andrebbe a ridursi variando la forma.
Come primo progetto in tagliacuci mi posso dire assolutamente soddisfatta: sicuramente è necessario spendere del tempo per comprendere come infilare la macchina e cambiare colore del filo (operazione complicatissima) e come rifinire al meglio i tubolari, passaggio per me molto ostico. Mi metto al lavoro e vi racconterò come procede dopo qualche mese di utilizzo.
VOTI FINALI
Soddisfazione nella realizzazione del progetto: 10/10
Difficoltà realizzazione casacca e delle rifiniture con i polsini: 6/10
Difficoltà realizzazione pantaloni della tuta con coulisse ed occhielli: 6/10
Costo: medio-alto
Giornate di lavoro: 1-2 settimane continuative (spalmate su 1,5 mesi di lavoro)
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